Intimità Parallela, 4 settembre 2010

INTIMITA’ PARALLELA
itinerario segreto tra artisti e creativi nel distretto A
sabato 4 settembre 2010

ogni artista non opera al di fuori della quotidianità, ma dentro ad essa, in maniera più o meno evidente, e quindi la propria opera è figlia della vita, in modo più o meno diretto

 

Il Distretto A si è appena creato, e per ora la cosa che ci sta più a cuore è la condivisione, la consapevolezza di chi vive in questa zona di far parte di un gruppo, ponendo sotto una lente d’ingrandimento quanto era già presente in queste vie. L’area rappresentata nella piantina non corrisponde a un quartiere o a un rione, ma a un insieme di persone che in questi anni hanno scelto questa zona per vivere o lavorare. Oltre a trovare qui un centro culturale, un museo dedicato al contemporaneo, una osteria che ha costruito un interessante rapporto con l’arte, ci sono una moltitudine di atelier d’artista e botteghe ceramiche, ma anche di studi professionali e abitazioni private che già in passato hanno ospitato spontaneamente mostre, concerti, incontri culturali, feste.

Ancora non puntiamo a progetti artistici particolarmente studiati, a cui sarebbe bello poter arrivare, ma semplicemente diamo una mano a rendere più eclatante lo stato di questo quartiere, lasciando che ognuno si esprima liberamente, e al tempo stesso diffondendo una coscienza nuova. Cogliendo l’entusiasmo di moltissimi che già si erano proposti per il festival di maggio, e di altri che li hanno seguiti dandoci una generosa disponibilità ad aprire i loro spazi, abbiamo deciso di riunirli tutti in un evento giocato sui toni del gioco e della segretezza, in concomitanza ad Argillà.

Da un tema caro a Matteo Zauli dopo anni di workshop con gli artisti in residenza, è nato il filo conduttore che lega tutti i piccoli eventi segreti: l’artista non opera al di fuori della quotidianità, ma dentro ad essa, in maniera più o meno evidente. E così ognuna di queste case, negozi, studi ha invitato un creativo o un artista, moltissimi dei quali loro vicini di distretto, vivendo o lavorando qui, che per quella sera si cimenta in qualcosa per il quale non è solitamente identificato il proprio ruolo pubblico.

Partendo da un bar allestito da Osteria della Sghisa nel giardino del Museo Zauli, luogo ufficiale del “dopo-Argillà”, si seguirà, mappa alla mano, un percorso segreto, intimo e nascosto, in cui l’ironia ovviamente è un filo conduttore.

Dejà vu bar a cura di Osteria della Sghisa:  dalle 21,00 alle 24,00 al Museo Carlo Zauli

Intimità Parallela, il percorso nel distretto A: dalle 22,30 alle 24,00 con partenza dal Museo Carlo Zauli verso luoghi vari del distretto

 

 

 

 

 

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