Come ogni anno Distretto A invita un artista a interpretare con il proprio sguardo unico il tema scelto per gli eventi in programma.
Per il Daj’nte Fat, calda esortazione a raccontare un fatto, in un dialetto romagnolo un po’ storpiato, è stata scelta Luce Raggi.
Con il suo tratto inconfondibile ha illustrato un angolo a noi caro del quartiere, il muro di fronte alla Chiesa di S. Ippolito. Il disegno fa parte di un più ampio progetto che l’artista ha dedicato a scorci del centro storico della sua città, Faenza.
Artista multidisciplinare, Luce ha realizzato per noi anche una ceramica: una ciotola in edizione limitata, decorata a mano con il claim 2021.
Il prezzo è davvero speciale, solo per Distretto A.
1 ciotola 20 euro
4 ciotole 60 euro
Per averla è necessaria la prenotazione tramite il form a questo link.
Artista visiva, per esprimere le sue idee Luce gioca con la vita e l’ironia costruendo un gioco mentale fatto di immagini attraverso cui comunica con lo spettatore. Il suo lavoro è un omaggio alla quotidianità, la sua più grande ispirazione.
Luce Raggi nasce nei primi anni ’80 a Faenza, dove cresce con un pennarello nero e indelebile in tasca. Si trasferisce a Milano per studiare e diplomarsi nel 2005 in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design (IED) e poi laurearsi nel 2008 in Pittura presso il Dipartimento di Arte Contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Con Brera prende parte anche al progetto Erasmus che la porta a trascorrere un anno a Londra, frequentando il London College of Communication (LCC), University of the Arts of London. Da allora Luce si fa avanti nel mondo dell’arte contemporanea e della ceramica con mostre e residenze in Italia e all’estero, le ultime in Corea del Sud e Cina.
Luce Raggi mostra un tratto e una poetica forti e riconoscibili, indipendentemente dal medium utilizzato. Per lei tutto ha inizio dal disegno, è il disegno che si trasforma in scultura, principalmente pezzi unici in ceramica, e sono poi le sculture stesse a diventare le protagoniste delle sue animazioni. Attualmente vive e lavora a Faenza, dove ha dato vita a una piccola Factory all’interno di un palazzo del centro storico.